domenica 15 marzo 2015

L' insostenibile leggerezza dell'essere

Altro libro, altra storia: l'insostenibile leggerezza dell'essere... a noi due!!! *-*

"Ma era davvero l'amore? Quel voler morire accanto a lei era evidentemente un sentimento eccessivo: era solo la seconda volta in vita sua che la vedeva! Non si trattava piuttosto dell'isteria di un uomo che, scoprendo nel profondo della sua anima la propria incapacità di amare, aveva cominciato a fingere l'amore con se stesso?"

sabato 14 marzo 2015

Bel-Ami...sedurre non è mai stato così facile! ;)

Online troverete tantissime recensioni di Bel-Ami di Guy De Maupassant. Sarebbe inutile scrivere le stesse identiche cose, parlare della trama, raccontare di Georges Duroy e dei suoi machiavellici piani per raggiungere il vertice dell’alta società. Questa vuole essere una recensione sui generis, un modo diverso di approcciarsi al libro, alle vicende narrate ed a ciò che tendono a suscitare in chi legge, tenendo ben presente che ogni lettore, col suo vissuto e il suo bagaglio di sentimenti, vivrà emozioni differenti.
E’ d’obbligo scrivere qualcosa sulla trama del libro, per fornire comunque una base di partenza, affascinare o allontanare i curiosi lettori alla ricerca di un nuovo amico da sfogliare.

Partiamo quindi! Cercherò di essere sintetica, per passare alla seconda parte della recensione.
Siamo a fine 800. Georges Duroy, dopo aver svolto per due anni il servizio militare in Algeria, si trasferisce a Parigi, dove inizia a lavorare come impiegato nelle Ferrovie. Una sera, mentre si aggira disperatamente per le vie della Ville Lumière, squattrinato e disperato, incontra un suo vecchio commilitone, Charles Forestier, che lo convince a presentarsi al signor Walter, direttore de “La Vie Française”, giornale politico parigino. Grazie alla sua spregiudicatezza ed al suo enorme fascino, il bel giovane conquista il capo che gli commissiona la stesura di un articolo circa la sua permanenza in Algeria: storie fantasiose miste a ricordi e ad un’attenta analisi sul problema della colonizzazione. Nella stessa occasione, Duroy conosce la bella ed intelligente moglie di Forestier, Madeleine, e un'amica di quest'ultima, Clotilde de Marelle. Madeleine aiuta un inesperto Georges a scrivere il suo primo articolo e gli suggerisce di corteggiare Clotilde. Inizia così l’ambizioso percorso di conquista del bel francese. Georges riesce ad introdursi, con i suoi modi gentili e affabili, nelle famiglie più in alto della società parigina, seducendo le mogli degli uomini più rispettati e ricchi dell’epoca che iniziano a soprannominarlo Bel-Ami, ignari delle calde avventure che le loro rispettive donne vivono fra le braccia del bel giornalista. E’ così che il nostro dongiovanni inizia la sua scalata al successo. Aveva capito che, se gli uomini erano gli esecutori delle operazioni finanziarie e politiche, le donne erano la mente, così, passando di letto in letto, riesce a captare preziose informazioni per giocare al meglio le sue carte e assicurarsi un futuro roseo ed agiato.

La trama termina qui, non voglio svelare troppi particolari del libro per non togliervi il gusto di leggerlo.

Passiamo adesso alla recensione vera e propria ed ai destinatari del libro.  Personalmente mi sono letteralmente innamorata di Georges che, per nulla romantico, incarna alla perfezione la figura della maggior parte degli uomini della società odierna, molto più presi dal loro Io, piuttosto che dal prossimo, dai sentimenti, dall’arricchimento della loro anima. Georges è il classico arrampicatore sociale che non esita a scendere a compromessi per realizzare i suoi sogni di gloria e mettere nelle sue tasche quanto più denaro possibile. E’ un uomo che non considera le donne figure angeliche, da rispettare e venerare, ma mezzi da utilizzare per raggiungere più facilmente – e anche più piacevolmente - i propri obiettivi. Il suo “corteggiamento” non dura che pochi attimi, giusto il tempo che occorre per fare cadere le donne ai suoi piedi e far credere loro di esserne perdutamene innamorato e dipendente. Credo, però, che il cedimento delle donne non dipenda solo ed esclusivamente dalle capacità di Bel-Ami, cosa che si evince anche da uno stralcio del testo:
Georges: << Quante si abbandonerebbero a un rapido desiderio, al capriccio improvviso e violento di un’ora, a una fantasia amorosa, se non temessero di pagare una breve e leggera felicità con uno scandalo irreparabile e lacrime dolorose!>>
Parlava con una convinzione contagiosa, come se stesse perorando una causa, la sua causa, come se dicesse:
<<Non è certo con me che dovete temere simili pericoli. Provare per credere>>.
Le due donne (Madeleine e Clotilde) lo contemplavano, approvando con lo sguardo: secondo loro parlava bene e diceva cose giuste, e ammettevano con un silenzio complice che la loro inflessibile morale di parigine non avrebbe resistito a lungo davanti alla certezza del segreto.
Allora Forestier, quasi sdraiato sul divano, con una gamba ripiegata sotto di sé, e il tovagliolo infilato nel panciotto per non macchiare il vestito, dichiarò improvvisamente, con il sorriso convinto degli scettici:
<<Che diamine! Sarebbe proprio bello, se si fosse certi del segreto! Accidenti! Poveri mariti>>.

Nel silenzio assenso delle due dame, si coglie la malizia, il finto perbenismo, la voglia di abbandonare determinati costumi, la lotta contro il sessismo e il desiderio di lasciarsi andare alle passioni, senza correre il rischio di provocare uno scandalo. Le tentazioni di Bel-Ami non sono che una scusa, una giustificazione, per non ammettere la voglia sfrenata di sfiorare con le proprie labbra gli arricciati baffi rossi dell’uomo. Georges, con le sue parole ed i suoi gesti, prospetta alle donne, spesso vittime di matrimoni di circostanza, un nuovo mondo, fatto di frivolezza, promiscuità, leggerezza e brio. Bel-Ami si ama o si odia. E’ un uomo che non cerca la simpatia dei lettori, anzi, si mostra per com’è: egoista, cinico, malizioso, dissacratore, furbo e sincero. Penso di essere una delle poche donne ad amarlo. Il motivo? L’odio che ho maturato verso l’uomo modello-Disney.  Per anni ho letto di principi azzurri, cavalieri coraggiosi pronti a battersi contro tutto e tutti, pur di salvare la loro innamorata; vampiri che rinunciavano all’ebbrezza di un bel cocktail di sangue per dedicarsi alla vena di una sola partner; rospi che si trasformavano in principi; cattivi che mollavano il lato oscuro ammaliati da due occhi dolci, ciglia lunghe incluse. Tutto ciò ha fatto nascere in me la convinzione che anche il mondo reale fosse così, niente di più errato. Nessun principe pronto a misurare la scarpetta a tutte le donne del reame, al massimo ti ci accompagnano a comprarle le scarpe e si siedono in un angolo ad aspettare che il supplizio finisca; nessun vampiro pronto a rinunciare alla poligamia, anzi, devi anche fare attenzione che, con tutti quei cocktails, non si sia beccato qualche malattia e te la trasmetta; i rospi restano rospi, spesso gracidano anche nel sonno; i cattivi non cedono proprio al fascino di lunghe ciglia (spesso finte), anzi, ti fanno anche colare il mascara nuovo di zecca. Tutto ciò mi ha portata alla ricerca sfrenata, anche nei libri, di un po’ di realtà, di un uomo che rispecchiasse quelli incontrati nella mia vita. Ecco che Bel-Ami mi ha ricordato svariati esemplari di esseri che ho incrociato sul mio cammino e dai quali sono prontamente scappata.


Per questo motivo, voglio consigliare la lettura di questo libro alle ragazze illuse, quelle che hanno bisogno di vedere un’altra realtà, di conoscere un universo maschile che si rifiutano di vedere. Odieranno Bel-Ami, ma lo riconosceranno al momento opportuno e lo eviteranno oppure faranno finta di cadere fra le sue braccia, consapevoli che ciò che stanno vivendo è solamente un surrogato del vero amore.  Allo stesso modo, sarebbe bello se anche gli uomini leggessero questo libro: i macho, per rendersi conto che, spesso, non sono le loro raffinate tecniche di conquista a farci capitolare ma abbiamo già deciso, prima che loro ci rivolgano la parola, l’epilogo della serata; gli insicuri, per dar loro coraggio, spingerli ad osare con una donna, non siamo creature irraggiungibili, ma esseri umani con desideri, passioni, interessi, sentimenti e amiamo gli uomini che non temono un rifiuto ma si buttano sperando di strapparci un “sì”.

Non inserisco link per acquistare il libro, non mi pagano per fare pubblicità :) però posso dirvi che è facilmente reperibile, sia online che nelle librerie... (per questo motivo ho scelto un'immagine di un film e non di un libro..)


martedì 10 marzo 2015

Il libro di Jade

<3 Gli umani possono andare a letto con chi vogliono e perfino fare finta di nulla quando incontrano la loro anima gemella; possono azzardarsi a ignorarla e scegliere di non stare con lei, oppure possono esserle infedeli, se ne hanno voglia. Noi no. I Vanir no: la passione che proviamo ci fa male. Noi viviamo per la nostra metà. <3 OK. Ho la conferma di non essere umana XD

domenica 1 marzo 2015

Dal diario di Maria, quando aveva 17 anni...

"Benché il mio obiettivo sia comprendere l'amore, e benché io soffra a causa delle persone a cui ho concesso il mio cuore, vedo che coloro che hanno toccato la mia anima non sono riusciti a risvegliare il mio corpo, e coloro che hanno accarezzato il mio corpo non sono stati in grado di raggiungere la mia anima." P. Coelho "Undici Minuti"