sabato 25 febbraio 2017

The hunting word challenge: FINESTRA


Come vi avevo accennato prima, ho deciso di partecipare ad una Challenge, The hunting word challenge
Anna ha scelto per noi lettrici dieci parole. La prima parola che ho deciso di spuntare è “Finestra”. Perché proprio questa? Perché è contenuta nel titolo di un romanzo di una delle mie scrittrici preferite: Lucinda Riley
Il libro si chiama “La luce alla finestra” edito da Giunti e mi ha emozionata sin dalle prime parole.

Non amo gli spoiler, ho deciso di aprire questo blog perché spesso, a causa dell’enorme mole di libri che vengono stampati, ci si confonde e ci si ritrova a leggere “cose” che mai avremmo voluto comprare! E poiché sono CONTRO lo spreco di carta, ritengo giusto suggerire a dei lettori indecisi il libro che fa per loro, in base a ciò che desiderano in quel momento. Non ci sono libri GIUSTI, ci sono libri per ogni fase della nostra vita. Ecco perché anche un libro per bambini può avere valenze diverse se letto in età differenti. Ma, veniamo a noi, dovevo parlare del libro e mi sono persa in chiacchiere.

La Riley ci fa abilmente saltellare tra due epoche, il 1998 e gli anni della seconda guerra mondiale. Chi conosce questa scrittrice sa bene che l’alternarsi di passato e presente è il suo cavallo di battaglia. Due storie si intrecciano su carta: quella di Emilie de la Martinières, che si ritrova con un’enorme eredità, ottenuta dopo la morte della madre Valerie e quella di Sophia, la zia di Emilie, vissuta appunto negli anni della grande guerra. Due donne che, ad un primo sguardo, potranno sembrarci deboli e insicure, si riveleranno poi, ognuna a modo suo, detentrici di una forza inaudita. Emilie verrà catapultata dal suo piccolo mondo, fatto di solitudine e di tranquillità, a quello più mondano e pieno di responsabilità della famiglia de la Martinières. Si troverà a dover aver a che fare con cifre a sei zeri, un castello, un vigneto e un’enorme biblioteca, che faranno riemergere tutte le insicurezze e le fragilità che l’avevano portata ad allontanarsi da quella vita. Ma proprio nel momento di massimo sconforto incontrerà Sebastian, un giovane gallerista d’arte che le parlerà della nonna Constance, morta da pochi anni, e del legame con la famiglia di Emilie. Sarà proprio lui la chiave che aprirà le porte del passato della bella ereditiera. Inizierà il viaggio fra i ricordi di Jacques, fedele servitore della famiglia de la Martinières, che narrerà la storia di Eduard, Sophia e Constance, in uno dei periodi più sanguinosi di tutta la storia dell’uomo: la seconda guerra mondiale. Scopriremo come le donne, per amore della loro patria, mettessero da parte i loro desideri più grandi, per servire il loro Paese. Conosceremo l’enorme forza di Sophia, cieca dall’età di sette anni, desiderosa di vivere, di amare, di conoscere il mondo, anche senza la possibilità di vederne la luce. Saremo coinvolti dall’immenso amore fraterno di Eduard, la sua tenacia e la sua disperazione per tutte le sofferenze subite. Viaggeremo con Constance tra Francia e Inghilterra, lasciando l’amore alle spalle per una causa che, oggi, pochi sarebbero in grado di sposare. E, infine, assisteremo alla crescita di Emilie, la scoperta delle sue potenzialità nascoste; la vedremo prendere in mano la sua vita e portarla finalmente nella direzione giusta. Altri personaggi saranno comparse e protagonisti di questa storia coinvolgente ma non è giusto togliere il piacere di una buona lettura! Ho amato e letto tutto d’un fiato questo romanzo. Lo stile della Riley è fantastico, le parole scorrono velocemente sotto al nostro sguardo ed è davvero difficile staccare gli occhi dal libro.


Scritto da una donna per le donne, oserei dire! Spesso ci convinciamo davvero di essere il “sesso debole”, incapaci di portare la nostra vita ad alti livelli. Spesso sono gli uomini a manipolare abilmente la nostra mente e a installare nel nostro cervello convinzioni sbagliate, dubbi, insicurezze che non ci appartengono. “La luce alla finestra” è un libro che può davvero ricordarci il nostro valore, le nostre potenzialità, la forza che ogni donna ha e spesso dimentica di avere. Ho sempre creduto che i libri siano il mezzo per scavare nella nostra anima, il modo per portare alla luce difetti che ci rifiutiamo di accettare e correggere. Questo libro mi ha fatto capire che, anche quando si è nel buio più totale come Sophia, ci sarà sempre una luce pronta a scaldarci e a farci tornare la forza di combattere e spesso è proprio nel posto dove ci scordiamo di cercarla: dentro di noi.

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